Fragile ma non si rompe. Come proteggersi dalla fragilità.
Ci siamo fermati e nessuno sa quando ripartiremo. E quando lo faremo saremo diversi. Nulla sarà come prima. Saremo un pò più consapevoli della nostra fragilità, di quella del Paese, dell’Europa, del mondo.
Per associazione mi è venuta in mente, ormai quasi un mese fa di un libro: Antifragile di Nassim Taleb che avevo letto velocemente andando a cercare ciò che mi interessava. Lo stop forzato mi ha dato l’opportunità di riprenderlo in mano e gustarlo.
E’ un libro denso che consiglio a tutti di leggere. Piccole dosi al giorno. Mi sono messa in mente di scandagliarlo cercando di tirar fuori spunti di riflessione che ci possano aiutare a ripartire in maniera più consapevole.
Riflessione:
Chi è Nassim Taleb e come ha fatto a diventare grande.
E’ un libanese cristiano ortodosso, filosofo, matematico economista trader figlio di un proprietario terriero che ha studiato dai gesuiti. I Gesuiti erano preposti a preparare la classe dirigente. Emmanuel Macron e Papa Francesco hanno studiato dai Gesuiti.
Il padre non lo manda a studiare nell’istituto religioso, perché per lui era stato un grande sacrificio, ma soprattutto perché era un studio finalizzato a governare. Al figlio passa però il gusto della cultura, lasciandolo libero di trovare la sua strada.
Nassim dedica così il 10% del suo tempo alla scuola, il minimo necessario per essere promosso e il 90% del tempo a leggere tutto ciò che gli interessa mosso da una grande passione: il rischio. Nel momento in cui il libro o l’argomento l’annoiavano, cambiava il libro.
Con il metodo, di evitare la noia e inseguire la propria curiosità a briglie sciolte è diventato il massimo esperto al mondo di rischio in situazioni di volatilità. E di questo ne ha fatto la sua professione.