Fragile ma non si rompe! Come proteggersi dalla fragilità. Il ciclo nato da un’intuizione che si è trasformato in un progetto di valore, grazie alla partecipazione entusiastica di un gruppo di fedelissime si è chiuso con l’appuntamento di martedì 26 maggio sul denaro.

Dovevano essere cinque, poi sei, poi nove e infine sono diventati dieci gli appuntamenti del martedì. Paura, tempo, spazio, mindset, comunicazione, empatia, creatività, capacità di relazione, denaro sono stati i temi messi sul tavolo e affrontati a cuore aperto dalle partecipanti dei webinar.

E’ stata un’esperienza bellissima: per quanto mi riguarda, durante il lockdown ha tenuto alto l’umore, mi ha permesso di essere focalizzata su un progetto nuovo, di allenarmi e confrontarmi con tecnologia e altre donne.

In sintesi tre grandi obiettivi del percorso:

Utilizzare bene il tempo. L’idea del ciclo è nato in tempi di lockdown. Subito mi è parso chiaro che niente sarebbe stato come prima e che tutti avremmo dovuto far tesoro dell’esperienza per uscire dall’emergenza con nuove consapevolezza. Antifragile il libro di Taleb è stato lo spunto per immaginarsi un percorso per Il rafforzamento del pensiero, la capacità di ragionare e proiettarsi  in avanti nel mondo di oggi. Tutte capacità che fanno la differenza per uscire dal pensiero unico e dall’apatia.

Migliorare la nostra vita in generale e al lavoro. L’allenamento dei pensieri e dei talenti, l’acquisizione di un nuovo mindset è funzionale a stare meglio. E a centrarsi. Benzina per sentirsi bene e fare una bella vita. Sono boccate d’aria. Siamo fatti anche di spirito.

Fare rete. Misurarsi con altre donne aiuta a capirsi meglio e a conoscere anche il mondo femminile, al di là degli stereotipi. Da una parte siamo tutte diverse, tutte uniche, dall’altra tutte nella stessa barca, in un Paese che fa fatica a guardare oltre l’emergenza e oltre le regole. Ritengo che noi donne possiamo fare la loro parte per innescare il cambiamento. Ma per farlo dobbiamo partire da noi, dalle nostre consapevolezze, di donne, madri, imprenditrici, sognatrici. Dobbiamo mettercela tutta. Per innescare quei piccoli cambiamenti che messi a sistema fanno la differenza. La posta in gioco è alta, facciamolo per i nostri figli, per i nostri uomini, per le altre donne, per il Paese.