Rivendicare la libertà di parola: come farsi ascoltare dagli uomini con la serietà che meritiamo?

Sarà capitato anche a voi di sentirvi frustrate, perché non siete state capaci di farvi ascoltare. Tranquille, il problema non siete voi, ma ha a che fare con il genere e con i meccanismi profondi della cultura occidentale.
Mary Beard nel libretto “Donne e potere” lo spiega bene. E’ una storica dell’antichità Classica, va all’origine del problema e mette in luce i meccanismi che impongono alle donne il silenzio. Inoltre, sono evidenziate le ragioni per cui le donne non vengono prese sul serio, con la conseguenza di essere tagliate fuori dai centri di potere.

All’alba della tradizione letteraria dell’ Occidente, Penelope viene zittita dal figlio Telemaco “perchè la parola spetta agli uomini”. E’ il primo esempio di una donna che viene messa a tacere da un uomo e che esce di scena.
Da Aristofane a Ovidio, da Valerio Massimo a Plutarco ne seguiranno altri a dimostrazione. Fin dall’antichità classica, alle donne è stato sottratto il diritto di parola e insieme a esso, la possibilità di accedere al discorso pubblico.
Negata e svilita la voce femminile nei secoli è stata ridotta al silenzio. Un silenzio che pesa ancora sulla capacità delle donne di essere ascoltate, prese sul serio, considerate per i loro talenti e competenze.

“Donne e potere” di Mary Beard, tutte le donne dovrebbero leggerlo. E’ un piccolo librettino che raccoglie il contenuto di due conferenze tenute dall’autrice presso il British Museum nel 2014 e 2017 e che mette in luce quanto sia alto il prezzo da pagare per rivendicare la libertà di parola.